| I SITI DELLA SALUTE
L'olio di palma è nocivo ? Quando compriamo un barattolo di crema spalmabile al cacao o una confezione di margarina dobbiamo essere consapevoli che nella busta della spesa abbiamo introdotto non un solo prodotto, ma un insieme di sostanze combinate insieme, lavorate e raffinate. Se diamo un’occhiata all’etichetta del prodotto, leggeremo un’infinità di definizioni di ingredienti di cui non avevamo mai sentito parlare; spesso poi sotto la dicitura “grassi vegetali” o “olii vegetali” non meglio specificata, si nascondono ingredienti di cui la loro incidenza sulla nostra salute è ancora messa in dubbio e controversa.
E’ il caso dell’olio di palma, ampiamente utilizzato nella realizzazione di snack, merendine e dolciumi vari: vuoi per il suo sistema di raffinazione di basso livello- c’è chi sostiene che se fosse sottoposto allo stesso trattamento dell’olio d’oliva le sue qualità verrebbero altrettanto messe in luce e sarebbe considerato un toccasana per il nostro organismo- vuoi per alcune sue caratteristiche naturali, è un fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito del suo contributo nell’aumentare le possibilità di malattie cardiovascolari, ed è una tesi sostenuta anche da molte aziende sanitarie autorevoli, sia statunitensi che europee.
Oltre a ciò, varie associazioni ONLUS e ONG chiedono a gran voce di rinunciare al suo consumo perché la coltivazione della pianta della palma distrugge ogni anno decine di migliaia di ettari di foresta in Indonesia e Malesia, e i suoi stabilimenti di produzione aggravano la situazione liberando nell’aria tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra.
Quindi se non per i suoi dubbi effetti sul nostro organismo, almeno per quelli palesemente dannosi per la salute della terra, sarebbe giusto evitare di consumare alimenti confezionati che contengono olio di palma. Se avete una bottiglia di quest’olio a casa e dopo aver letto queste righe non avete più voglia di impiegarlo in cucina, sarebbe in effetti uno spreco buttarla: noi vi consigliamo di utilizzarlo come maschera naturale di bellezza per capelli, prima dello shampoo lo lasciate in posa per una decina di minuti, e dopo il lavaggio saranno luminosi e morbidissimi!
Evitare le intossicazioni
Cibi avariati e mal conservati possono causare febbre, mal di pancia, crampi addominali, nausea e disturbi intestinali di vario tipo. Sono i classici sintomi delle intossicazioni e delle tossinfezioni alimentari; le prime causate dalla semplice presenza di tossine nel cibo, le seconde sia dalla presenza di queste ultime cha da quella dei batteri che le hanno provocate. Inutile allarmarsi: piccoli incidenti di percorso possono accadere ma per evitare disagi ben più gravi (addirittura mortali e/o contagiosi in qualche caso) è bene sapere quali sono le norme da rispettare. Ecco quali sono quelle fondamentali:
1)Prima di comprare. Le confezioni devono essere ben chiuse, non esposte al sole, prive di punti di ruggine, ammaccature e rigonfiamenti. Devono esserci sempre riportati: i dati del produttore; gli ingredienti; la data di scadenza; le condizioni di conservazione e il modo d’uso; preferite chi riporta le informazioni nutrizionali. Non scegliete mai i surgelati con la brina: è indice di un’interruzione della catena del freddo.
2)Conservare al meglio. I cibi preparati in casa devono essere conservati coperti ad una temperatura inferiore ai 10°C per non più di tre giorni. Inoltre i cibi crudi vanno conservati separatamente da quelli da consumare senza cottura. I surgelati, mantenuti ad una temperatura inferiore ai -18°C, devono essere consumati entro 24 ore dallo scongelamento.
3) Igiene. Prima e dopo aver maneggiato alimenti è obbligatorio lavarsi le mani. Per quel che riguarda il cibo, è importante lavare con cura frutta e verdura da consumare cruda lasciandola immersa in acqua e bicarbonato. Anche la cucina deve essere ben pulita: è importante igienizzare il piano di lavoro e non utilizzare gli stessi utensili per più cibi senza prima averli lavati.
4) Cottura. La carne (in particolare il pollo) e il pesce sono gli alimenti più pericolosi quando si tratta di intossicazioni e tossinfezioni. Per questo è importante, a casa come al ristorante, controllare sempre che i modi ed i tempi di cottura siano quelli corretti.
Meno carne più proteine
Carnivori siete avvisati, troppa carne può affaticare i reni e recare danni alla salute. Nonostante una bistecca possa sembrarvi più un piacere che una minaccia sappiate che diventa per l’organismo un sovraccarico a cui si sottopongono i reni e può, alla lunga, essere pericoloso per la salute. Quindi meglio concedersi saltuariamente uno stop dall’amata e consumatissima carne e provare un menu equilibrato che fornisca proteine e meno rischi per la salute.
Se avete paura di eventuali carenze proteiche sappiate che la soia, contiene più proteine della carne, con un rapporto di 36 grammi di proteine per ogni 100 grammi di prodotto, contro i 20, 5 della carne. Ma non tutte le proteine sono uguali. Quelle fornite dalla soia hanno capacità benefiche per l'organismo in quantità media rispetto a proteine più ricche come quelle del pesce.
Quindi via libera per un’intera settimana a combinazioni e al consumo di: legumi, piselli, lenticchie, fagioli e tutti i legumi ottimi sostituti della carne. E ancora tofu: prodotto dalla lavorazione del latte di soia, seitan, derivato dal glutine. Noci e semi: fonte preziosa di proteine, che danno sapore alle insalate, alle salse e ai piatti fornendo la giusta quantità di proteine a chi non mangia carne. Pesce in tutte le sue forme. Soia; prezioso alimento proteico disponibile sotto diverse forme dall’hamburger alle polpette all’insegna del pasto meat free. Ancora non siete convinti? Ecco una ricetta gustosa senza carne ma ricca di proteine.
Bocconcini di soia con patate e carciofi; aglio, olio extra vergine d'oliva, 200 grammi di patate, q.b. di sale, cipolla, 400 grammi di carciofi, rosmarino, brodo vegetale, alloro, 400 grammi di bocconcini di soia. Far rosolare l'aglio e la cipolla nell'olio, aggiungere le patate a dadini ed i carciofi lessati e tritati, il trito di rosmarino, salvia, alloro e i bocconcini. Versare tre bicchieri di brodo vegetale e cuocere per 30 minuti, mettendo altra acqua all'occorrenza. Al termine, alzare la fiamma per far consumare completamente l'acqua.
Il cibo che ti da sprint
Settembre è il mese in cui abbiamo bisogno di incoraggiamento, per riprendere tutte le attività sospese durante l’estate: a fornirci l’energia giusta e lo spirito adatto contribuiscono anche alcuni alimenti, vediamo quali!
Il parmigiano: grattugiato sulla pasta oppure a tocchetti come antipasto, questo formaggio è molto meno grasso di altri, ma ha un elevato apporto proteico e la sua lunga stagionatura lo rende molto digeribile.Perché non assaggiarlo unito a qualche goccia di miele? Anche questo alimento è utile per chi deve affrontare sforzi fisici o mentali: fornisce calorie prontamente disponibili, da bruciare subito, oltre ad avere proprietà disintossicanti e rilassanti, anche a seconda della tipologia (miele d’arancio, miele di tiglio…).
La frutta secca: noci, nocciole, anacardi sono un’ottima fonte di vitamina E, utile per mantenere in forma il cervello; in particolare, gli acidi grassi omega 3 delle noci facilitano l’attività delle membrane cellulari cerebrali. Il caffè: senza esagerare con il numero di tazzine, è indispensabile per aiutarci a ricominciare ad alzarci presto la mattina, e la caffeina ci fornisce la concentrazione giusta per affrontare gli impegni.
L’uva: questo ricostituente naturale aiuta il nostro corpo a liberarsi dalle tossine e a rinforzarsi grazie alle vitamine. Ricca di zuccheri, questa frutta ha proprietà antiossidanti e previene la pelle dal precoce invecchiamento causato dallo stress.
E, infine, il cioccolato: non vi stiamo consigliando di farvi una scorpacciata, ma una piccola dose di questo alimento delizioso ( parliamo di cioccolato fondente!) ci permette di recuperare in fretta il buonumore, perché contiene la serotonina, una sostanza che libera le endorfine nel nostro corpo, innalzando il nostro umore. Tutti questi alimenti hanno in comune un alto apporto di grassi o di calorie: elementi fondamentali per affrontare le nostre giornate, ma pericolosi in caso di inattività… quindi su, torniamo in carreggiata!
Conservanti, coloranti e dolcificanti: quelli dannosi, da evitare
Tossici per l'organismo, possono dare un sacco di problemi: allergie, dermatiti e intolleranze ma anche effetti cancerogeni
Lo pensano in tanti, e qualcuno lo dice anche, l'unica strada per una vita sana e sicura è tornare alle origini. Mangiare cibi freschi e dire addio agli alimenti in scatola, conservati o surgelati. Non consumare niente già confezionato ma soltanto cibi freschi o cucinati al momento, in casa o da fonti molto sicure. Perché gli additivi alimentari - coloranti, conservanti, addensanti e dolcificanti - che vengono utilizzati per la conservazione o per il miglioramento degli alimenti, possono avere effetti collaterali sulla nostra salute. Devono essere sempre indicati sulle etichette dei prodotti alimentari con la sigla E seguita da una cifra o con il loro nome per intero. Si trovano ovunque, l'Unione Europea ne consente l'uso di ben 300 tipi diversi, il problema è che alcuni sono potenzialmente pericolosi. Ecco una lista che vi aiuterà a riconoscerli, e preferibilmente, anche ad evitarli:
Coloranti, dall' E100 all' E180, utilizzati per rendere i cibi più invitanti, sono potenzialmente pericolosi per gli asmatici o gli allergici all’acido acetilsalicilico (aspirina) e agli antinfiammatori Conservanti, da E200 a E285, utili per evitare la proliferazione di batteri, muffe e lieviti nei cibi, possono provocare sintomi come mal di testa, nausea e disturbi respiratori Antiossidanti e acidificanti, da E300 a E385, servono per prolungare la conservazione, ma sono leggermente diuretici e sovraccaricano i reni. Emulsionanti e addensanti, compresi tra E400 a E495, servono a dare consistenza ai cibi, ma spesso celano l’assenza di ingredienti freschi, nel prodotto Esaltatori di sapidità, da E620 a E640, agiscono sul sapore dei cibi ma possono causare disturbi vari Edulcoranti, da E950 a E967, E420, E421, E1510, sostituti dello zucchero che potrebbero - secondo recenti ricerche - avere effetti cancerogeni
Alla lunga tutti gli additivi sono tossici per l'organismo e possono dare un sacco di problemi: allergie e dermatiti, pruriti e problemi respiratori, intolleranze, nausee e macchie sulla pelle o più semplicemente mal di testa e debolezza fino ai più seri effetti cancerogeni.
Gelati e caramelle, insaccati e dadi, formaggi e scatolame: meglio evitarli o almeno limitarli
COLORANTI: ERITROSINA O E127 L'E127 è l'eritrosina, che si trova in genere nelle caramelle, nei gelati e nella frutta sciroppata . A dosi elevate potrebbe aumentare il rischio di tumori alla tiroide
ESALTATORI DI SAPIDITÀ: L'E621 Una sigla da ricordare, si tratta del glutammato monosodico, esaltatore della sapidità di alcuni alimenti dagli effetti potenzialmente dannosi per la salute, anche se l'argomento è dibattuto. E' l'ingrediente principale dei dadi da brodo e dei preparati granulari per brodo
ANTIOSSIDANTI: E300 A E322 Gli antiossidanti servono a prolungare la "freschezza" dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato dall'ossidazione corsivoda E300 a E322. Si trovano soprattutto nella carne in scatola, negli insaccati, nelle conserve di pesce, nelle confetture, nei budini, nei succhi di frutta, nelle caramelle e nella birra
EMULSIONATI: L'E470 E L'E483 E470, E483 sono tra gli additivi più pericolosi, meglio evitarli. Servono a consentire una migliore miscelazione tra acqua e olio e vengono impiegati in margarine, creme e salse. In realtà non sono altro che sapone
CONSERVANTI: ACIDO BENZOICO E210 L'acido benzoico e i suoi sali - i benzoati - sono indicati con le sigle da E210 a E219, e hanno una funzione antimicrobica. Possono essere usati entro certi limiti, nei prodotti latteocaseari. Vengono aggiunti a svariati prodotti alimentari: dai cibi a base di pesce ai brodi di carne, dalle salse come maionese o senape, alle bibite gasate
DOLCIFICANTI E LUCIDANTI Anche l'aspartame - dolcificante artificiale - contenuto in dolci, yogurt, caramelle e chewing-gum, avrebbe un potenziale effetto cancerogeno Mentre la gommalacca - usata per lucidare la frutta di casa o quella esotica - che dona l'effetto specchio veniva usata anni fa per la produzione dei dischi del grammofono!
Acido o basico: quando il cibo è la medicina per avere un corpo sano
Il giusto equilibrio tra cibi alcalini e acidi uniti al consumo di acqua pura e un po' di moto allungano la vita e combattono le malattie Un corpo acido ha cellule carenti di ossigeno e la mancanza di ossigeno cellulare crea un ambiente acido. Se noi abbiamo un eccesso di acidità, automaticamente avremo mancanza di ossigeno nel nostro sistema.
La questione è che un corpo per essere sano deve aver un buon equilibrio tra acido e basico, altrimenti sarà più facile ammalarsi. Se si ha uno stile di vita anti-fisiologico, con una dieta basata su cibi acidificanti uniti a inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido, che risulta più fragile e facile da attaccare. Studi scentifici hanno dimostrato che l'ambiente acido facilità lo svilupparsi del cancro. Come si può raggiungere un giusto equilibrio? Principalmente con una sana alimentazione, mangiando più cibi basici (o alcalini) e meno cibi acidi. Inoltre, praticando esercizio fisco quotidiano, bevendo molta acqua e limitando il consumo di medicine e antibiotici - da usare solo in caso di vera necessità.
CIBI CHE ACIDIFICANO - zucchero raffinato, bibite zuccherate - carne e prodotti di origine animale dal latte al formaggio, allo yogurt - sale raffinato, farina raffinata e tutti i suoi derivati - pasta, torte, biscotti, pane - margarina, caffè, tè nero, cioccolato, alcool, tabacco - gli antibiotici e le medicine in generale - tutti i cibi cotti (la cottura elimina l'ossigeno e aumenta l'acidità), tutti gli alimenti in scatola, con conservanti, coloranti e aromi
CIBI ALCALINIZZANTI O BASICI - tutte le verdure crude, anche se alcune sono acide al gusto, all’interno del corpo danno una reazione alcalinizzante - tutti i frutti, anche il limone, all’interno del corpo sprigionano un effetto altamente alcalino - i semi e in particolare le mandorle, il miele, la clorofilla, l'aloe, l'acqua; - tra i cereali l’unico alcalinizzante è il miglio Tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno anche di una percentuale di acidità, è bene consumare i cereali integrali e ben cotti. Stessa cosa vale per le verdure, anche se cotte diventano acide comunque servono in una dieta bilanciata.
Edited by Chanlu¬ - 28/11/2013, 20:36
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